
In un ambito generale nel quale l'architettura recupera un importante ruolo ed una fondamentale valenza anche attraverso il sempre più forte utilizzo dell'immagine, attraverso la spettacolarizzazione delle forme e l'utilizzo della tecnologia multimediale sempre più radicata nell'involucro edilizio, in alcuni casi addentrandosi e considerando l'edificio come un “oggetto di design”, il rapporto con l'estetica e l'estetica funzionale assumono grande peso.
Il contenitore e lo spazio prendono forza riuscendo in alcuni casi così incisivi da diventare i protagonisti intorno ai quali si sviluppa la comunicazione e quindi lo strumenti attraverso i quali si diffondono le informazioni; l'allestimento diventa un impegnativo mezzo per comunicare, e non solo uno spazio nel quale si espone e si muovono le persone. E' proprio in considerazione della propria multidisciplinarità che il progetto di allestimento rientra nella logica della complessità progettuale tipica dell'architettura e del design.
La Comunità Europea ha individuato nello “strumento eco-design” un mezzo per sensibilizzare il grande pubblico alla ragione della eco-sostenibilità.
In quest'ottica l'allestimento può diventare una soluzione per comunicare i valori della sostenibilità ambientale; un sistema per sperimentare nuovi materiali e tecnologie ed un metodo per mettere in pratica tutti quei criteri legati ad una relativamente nuova cultura progettuale che è in uso nell'ambito dell'edilizia ma soprattutto nel design o appunto eco-design.