Menzione speciale per il Restyling sostenibile delle facciate fiorentine


Terra Futura premiata la Tesi di Laurea dell’Arch. Sabine Di Silvio

Tra i vincitori del Premio Toscana Eco efficiente 2012 la Tesi di laurea dal Titolo "Restyling sostenibile delle facciate fiorentine"  ha ottenuto una Menzione Speciale nella categoria “Prodotti e servizi di design sostenibile”.  

Il riconoscimento insignito dalla Regione Toscana, giunto alla sua quarta edizione, premia le azioni virtuose e ha lo scopo di stimolare i comportamenti di tutti all’ecoefficienza, di diffonderne la conoscenza, evidenziandone in particolar modo gli aspetti innovativi sulla sfera ambientale.
Questo premio – come ha detto l’assessore regionale all’ambiente Anna Rita Bramerini intervenendo alla premiazione – conferma la scelta della Regione Toscana di affrontare i cambiamenti globali partendo dal premiare i comportamenti virtuosi dei cittadini, delle associazioni, delle imprese e delle istituzioni.” 
Nello specifico, la Tesi di Laurea ha come oggetto la ridefinizione compositiva delle facciate degli edifici ascrivibili alla prima periferia fiorentina, sviluppata in chiave sostenibile. Secondo la giovane architetto, "intervenire sulle facciate non può ridursi ad un mero intervento di routine manutentiva, dettato da esigenze di carattere funzionale-prestazionale delle componenti interessate; l'obiettivo è dar vita ad un connubio tra soluzioni energetico-funzionali e scelte estetiche capaci di soddisfare il gusto contemporaneo dei fruitori. Il tutto prediligendo materiali ecosostenibili."



L'intervento proposto ambisce ad essere concreto: sull’area campione di Via Maragliano (prima periferia di Firenze), è stata redatta una classificazione tipologica partendo dal vaglio dei caratteri morfologici e costruttivi; si determina così una catalogazione dell’esistente in tipologie, per ognuna delle quali, anche a seguito di un’analisi dello stato di degrado degli elementi di facciata, si prevede una soluzione specifica attraverso la definizione di  indicatori progettuali capaci di conferire alla preesistenza un riconoscibile linguaggio d’involucro. 

Una nuova facciata, tuttavia, ha anche ripercussioni sulla sfera urbana, incidendo profondamente sulla percezione della città nel suo complesso: si determina così un intervento sistematico ovvero una rielaborazione in chiave contemporanea di intere parti di città quali quinte urbane della quotidianità.

In quest’ottica il tema ha trovato accoglimento da parte dell’amministrazione comunale e altri enti istituzionali, nonché l’appoggio di Partner tecnologici, all’interno di un Protocollo di Ricerca promosso in primis dall’Università degli Studi di Firenze (corso di Laurea Magistrale in Design) e dai suoi Ricercatori, allo scopo di dar vita ad un’applicazione concreta. Un'intuizione del Responsabile scientifico Prof. Massimo Ruffilli e dell'Arch. Duccio Brunelli, coordinatore del progetto.

Si genererebbero così dei plausibili scenari urbani in cui la sostenibilità verrebbe concepita quale viatico del linguaggio architettonico.
Al design innovativo proposto, si associano bio-materiali e tecnologie specifiche capaci di concretizzare soluzioni di restyling estetico ed energetico.
Sono state, poi, anche accluse valutazioni energetiche degli stabili raffrontandone i consumi energetici precedentemente e successivamente all’ipotetico intervento, comprovando così le ridotte emissioni di CO e l’abbattimento dei costi di gestione degli immobili.
Il tutto si delinea come un piccolo contributo al “riciclaggio” della città in termini estetici e qualitativi.
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